PROLOGO
Da
piccolo, quando il paese non aveva confini e noi ragazzi girovagavamo
indisturbati per le antiche "rughe”, amavo guardare da alcune feritoie del
grosso portone di legno rovinato dalle intemperie l’interno della
S.Maria degli Angeli” ormai abbandonata a se stessa.
Riuscivo a intravedere il colore azzurro chiaro delle pareti, alcune cornici bianche nei pressi della cupola, i gradini di legno che portavano al ballatoio dove era sistemato un mastodontico organo a canne.
Riuscivo a intravedere il colore azzurro chiaro delle pareti, alcune cornici bianche nei pressi della cupola, i gradini di legno che portavano al ballatoio dove era sistemato un mastodontico organo a canne.