La macchina, pur malandata, percorre veloce la provinciale che mi porta in paese sobbalzando per via della strada sconnessa a dismisura. Sono in ritardo, mi ripeto contrariato. Accendo la radio per allontanare il nervosismo. Un giornalista della CCNN, in un inglese alterato e quasi stridulo, annuncia che il bunker di Gheddafi è stato distrutto dai ribelli e che il colonnello è stato messo in fuga. Morte, distruzione, tanto sangue è costata questa strana rivoluzione targata anche FB. Mi aspettano in paese per moderare il dibattito introduttivo dell’inaugurazione della Casa della Salute di Rione Torre.
La guerra moltiplica i morti, le bombe e i razzi dilaniano i corpi.
Noi, invece, esortiamo la comunità ad aiutarci nella realizzazione di un sogno: far divenire il volontariato volano di un possibile riscatto sociale del nostro piccolo mondo.
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