mercoledì 19 dicembre 2012

La “roccia del diavolo”


Anni' 50- Processione Madonna delle Grazie

Madonna delle Grazie col bambino in braccio prima del devastante incendio dell'8 settembre 1994, che, oltre a distruggere completamente la chiesetta, procurò seri danni alla statua marmmorea della Madonna realizzata alla fine del '500.

                               Chiesetta Madonna delle Grazie prima dell'indendio dell'8 settembre 1994

(Appunto di Vincenzo Stranieri, 1997)
La “roccia del diavolo”
Nei primi anni ’70, la “roccia del diavolo”- posta a poca distanza del piccolo santuario dedicato alla “Madonna delle Grazie”- è stata completamente distrutta allo scopo di ampliare l’antica strada di campagna che collegava la zona con resto degli appezzamenti di terreno posti più a valle.
E’ stato così cancellato un altro vitale tassello della nostra tradizione.
A pochi metri dalla “roccia del diavolo” c’era una gigantesca quercia secolare che- poco tempo dopo- ha incontrato anch’essa la mano demolitrice dell’uomo.
I fedeli, che ogni 2 di luglio (data dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie) venivano a piedi da Samo, facevano sosta accanto alla “roccia del diavolo”.
Specie le donne, mostravano di temere l’impronta del diavolo  (raffigurante un piede di pipistrello), cercando sicurezza nell’impronta della Madonna (un piccolo e delicato piedino di donna) che - come vuole la tradizione- s’era opposta alla volontà  tentatrice e maligna del diavolo.
La tradizione ci ricorda pure che dalla Roccia del diavolo, in  data imprecisata, un rivolo di lacrime (quelle della Madonna )  arrivò fino  al piccolo Santuario.
La roccia stava a testimoniare l’eterna lotta tra il bene e il male, distruggendola si è procurato un danno incalcolabile alla nostra tradizione, privando per  sempre le generazioni future di  un patrimonio culturale importante ch’era giusto mantenere nel tempo.
ILSANTUARIO OGGI

 Santuario Madonna delle Grazie dopo l'inaugurazione dell'anno 2000
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